30-09-17 Coro di Verrès - Amici della Musica Oleggio

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30-09-17 Coro di Verrès

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Intonazione perfetta per tutte le sezioni, equilibrio e attento uso delle sonorità, capacità di modulare l'intensità e la dinamica dei volumi - dal pianissimo al forte - a seconda delle necessità, timbri e colori sempre appropriati e coerenti con i brani cantati, sono le caratteristiche assai pregevoli che il Maestro Albert Lanièce ha trasfuso nei 40 cantori del Coro di Verrès che hanno offerto sabato scorso al numerosissimo pubblico presente nella Basilica del Cimitero, per il tradizionale concerto di San Michele promosso dall'amministrazione comunale e dalla Parrocchia e organizzato dagli Amici della Musica della nostra Città. A supporto dell'esecuzione del raffinato programma la docente del Conservatorio di Aosta Viviana Zanardo ha accompagnato i cantori con esecuzioni alla tastiera sempre precise, mai debordanti, perfettamente in linea con gli obiettivi che il Maestro assegnava di volta in volta ai vari brani. Una serata davvero straordinaria che il pubblico ha apprezzato moltissimo con calorosi e insistiti applausi. E' difficile indicare i brani che più hanno colpito gli ascoltatori - in assoluto silenzio con una attenzione e partecipazione che si respiravano in ogni momento - ma forse le antifone e i responsori per le festività liturgiche del Sabato Santo e del Giovedì Santo e per la solennità di Pentecoste - tre brani scritti nell'arco di quasi due secoli (dalla fine del '500 alla fine del '700), la Messa breve aux Seminaires nella quale Gounod non è riuscito a celare la sua vena lirica, nonostante l'argomento trattato (dal Kyrie all'Agnus Dei) e il noto "O lux beata Trinitas" tratto dal Vespergesang di Mendelssohn hanno catturato in particolare gli ascoltatori. Davvero degno di segnalazione è stato poi il consenso, sottolineato da prolungatissimi applausi che il pubblico, anche sorpreso e emozionato per l'uso struggente di una campana, ha tributato al "De Profundis" dell'autore contemporaneo Alvo Part per l'esecuzione del quale il Coro si è avvalso anche di due ottimi strumentisti (contrabbasso e percussioni). L'antica "lauda alla Madonna" della tradizione valdostana ha chiuso la serata - dedicata alla famiglia del Conte Negri da Oleggio e alla famiglia Gadola - e il rinfresco offerto alla fine in un clima di assoluta compartecipazione tra pubblico e musicisti ha nuovamente gratificato tutti coloro che hanno partecipato all'evento.
 
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