Serata magica quella di venerdì scorso 20 maggio organizzata dagli Amici della Musica e dalla Confraternita dell'Annunciata nella magnifica Chiesa di Santa Maria. A renderla magica hanno contribuito diverse circostanze: certamente il clavicembalo, posizionato ai piedi dell'Altare maggiore, sotto la bella tela di Francesco Nuvolone, quindi il programma - che comprendeva brani di Antoine Forqueray (1672 - 1745) in prima esecuzione a Oleggio, di Jean Baptiste Lully (1632 - 1745), e infine la magnifica e monumentale "partita n. 4 in re maggiore BWV 828" di J.S.Bach - ma soprattutto l'esecuzione che dei brani ha fornito il protagonista del concerto, il nostro concittadino Marco Gaggini, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Cantelli di Novara, in clavicembalo presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e successivamente laureatosi in Musicologia presso il Conservatorio di Cremona e quindi insignito della Laurea Magistrale presso l'Università di Firenze, il tutto sempre con il massimo dei voti e la lode. Marco Gaggini, che alterna i suoi impegni tra i concerti, sia per pianoforte sia con il clavicembalo, e il ruolo di docente presso importanti istituzioni musicali fiorentine, ha declinato per il numeroso pubblico presente - nonostante diverse altre manifestazioni programmate a Oleggio per la stessa serata - i 12 brani eseguiti complessivamente (più un magnifico "bis") con sobrietà, senza ricercare effetti speciali, con eleganza e con le giuste dinamiche del suono e dei tempi a seconda di quanto lo spartito richiedeva: in tal modo è stato offerto agli ascoltatori un concentrato, composto proprio nei momenti del suo massimo splendore, della musica barocca, che peraltro rappresenterà la base per lo sviluppo della scrittura musicale nei secoli successivi. Chissà, probabilmente anche la Santa Cecilia, patrona della Musica, raffigurata nell'Altare di sud-ovest della Chiesa, sarà rimasta soddisfatta e ammirata dallo svolgimento di questo concerto che rappresentava nelle intenzioni degli organizzatori un punto di qualità essenziale nella programmazione della "Stagione del Cinquantennale" del sodalizio oleggese.